Più costi che guadagni; 600 allevatori torinesi si associano e promettono battaglia
L’unione fa la forza. Per questo 4 allevatori dell’area di Pinerolo (Torino) all’inizio di ottobre hanno deciso di unirsi contro il crollo dei prezzi alla stalla.
‘Noi siamo voi’ è il nome del nascente movimento.
“I caseifici ci pagano 32 centesimi per litro di latte”, confessa, sconsolato, uno dei fondatori, Massimo, allevatore di famiglia, che abita a Scalenghe, nella periferia torinese, in una zona rurale ricca di allevamenti.
Osserva Massimo: “Prendiamo 32 centesimi e dobbiamo sostenere costi fino a 40 centesimi al litro. Noi andiamo in perdita, mentre il latte viene venduto sugli scaffali a 1 euro e 60. E’ una situazione assurda e insostenibile”. E così ai primi di ottobre da 4 persone il gruppo si è esteso in pochi giorni sino a raccogliere 600 adesioni. La crisi del prezzo alla stalla, inoltre, ha colpito soprattutto i piccoli.
Chi alleva meno di 200 mucche da latte è il più colpito.
Meno quintali conferisci ai caseifici e meno soldi prendi. E poi c’è il monopolista, la multinazionale Lactalis, che fa il bello e il cattivo tempo, imponendo i prezzi e decidendo sui destini di tutti. “Qualcuno nella nostra zona, ha già iniziato a chiudere la stalla – aggiunge Massimo – In questi anni abbiamo investito tanto, ci siamo indebitati e così adesso col ribasso dei prezzi ci siamo ritrovati ad un passo dal baratro”. Chiusi nella morsa tra caseifici e monopolista del latte, questi laboriosi agricoltori hanno deciso di alzare la testa, lanciando un chiaro segnale a politica e associazioni di categoria, finora latitanti.
“Le risposte che dovrebbero darci le associazioni di categoria abbiamo deciso di rivendicarle noi stessi e con forza”.
Il movimento nasce dal basso. Nessuno tra gli agricoltori è abituato ad interfacciarsi con i media, ma negli ultimi giorni la stampa locale ha iniziato ad occuparsi del caso.
Il gruppo, qualche giorno fa, è arrivato alle porte del palazzo Regionale, con 400 allevatori, per chiedere subito delle risposte all’assessore regionale all’agricoltura. Gli allevatori aderenti stanno aumentano di giorno in giorno. E aumenta anche la voglia di lottare per il sacrosanto diritto di veder riconosciuto un prezzo congruo al proprio latte.
“Nessuno di noi ha velleità politiche, né sindacali. Vogliamo solo ciò che ci spetta. E ci batteremo fin quando non otterremo il risultato”. Monopolisti del latte, assessori e associazioni di categoria sono avvisati.
Il movimento ‘Noi siamo voi’ promette battaglia.
Eugenio Bonanata
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Emilio vesia
ottobre 23, 2015 a 7:58 pm (UTC 0) Link a questo commento
Vamossss colleghi, a ROMA PER IL RISCATTO!
Restiamo uniti per difendere i nostri sacrifici…….
Alfonso D'Alessandro
ottobre 24, 2015 a 5:26 pm (UTC 0) Link a questo commento
Il 31 ottobre
tutti a Roma a manifestare contro l’imu agricola (che non è stata eliminata)
Ne chiediamo la cancellazione per il 2015 e 2014
Lucia
ottobre 25, 2015 a 1:14 pm (UTC 0) Link a questo commento
Grandi,sono del sud Gioia del colle prov.Bari a noi ce lo pagano 0.39 centesimi al litro e il premio qualità ma come sapete i costi x noi sono più alti rispetto il nord e non è facile, lo stato invece di aiutarci che siamo settore primario ci usa x riempire le sue casse! Non abbiamo un rappresentante degno che ci tutela …è dura solo la passione x il nostro lavoro ci fa andare avanti ma non so x quanto tempo ancora resistere o.
Emilio vesia
ottobre 27, 2015 a 4:27 am (UTC 0) Link a questo commento
Lucia, puoi portare la tua protesta a Roma il 31 ottobre! Partono pulman da altamura,gravina, matera…….insieme ad altri colleghi del tuo settore potete unirvi a noi.
Emilio, coordinatore movimento RISCATTO!
INFO 338 9777762
Lucia
ottobre 25, 2015 a 1:25 pm (UTC 0) Link a questo commento
Grandi, sono di Gioia del colle prov. di Bari a noi ce lo pagano a 0,39 cent. al litro più la qualità ma da noi i costi sono più alti rispetto il nord ,non è facile ,i caseifici dettano legge e non abbiamo un rappresentante che ci tutela e ci difende,lo stato ci usa x riempire le casse non si ricorda che siamo il settore primario ,andiamo avanti x passione x quanto durerà
giovanni
ottobre 25, 2015 a 6:15 pm (UTC 0) Link a questo commento
siamo alla fame nnostante tutto alle nostre vacche nn le lasciamo senza mangiare,dove sono gli animalisti, vegani Stopa??
Agricoltura. Gli industriali speculano, le stalle chiudono » Fratelli d'Italia Lombardia
ottobre 26, 2015 a 7:59 am (UTC 0) Link a questo commento
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